Battetevi sempre per le cose in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Una sola potete vincerne: quella che s'ingaggia ogni mattina, quando ci si fa la barba, davanti allo specchio. Se vi ci potete guardare senza arrossire, contentatevi.

Indro Montanelli, “Stanza” del 20 febbraio 1996

martedì 15 dicembre 2009

Violenza & politica /2: Postumi

In riferimento al post precedente.

I lacchè del premier non si lasciano sfuggire la ghiotta occasione di sapere Berlusconi realmente vittima. Il buon Emilio Fido appena uscito dalla stanza del venerato padrone si è lanciato in accorati insulti verso Santoro e la trasmissione da lui diretta (che personalemente non seguo causa altri impegni). Per Fabrizio Cicchito i responsabili comprendono anche Marco Travaglio.
Come interpretare queste reazioni? Non c'è spazio per molte interpretazioni in verità.
Il messaggio è chiaro: chi fa un critica solida e documentata al premier è corresponsabile o comunque istigatore di gesti violenti. A lor signori non passa per la testa che può essere il comportamente del loro beneamato a scatenare la (non condivisibile) violenza.
No no, per questi signori la responsabilità è di chi rivela i fatti che ispirano reazioni violente (relazione tutta da dimostrare) e non di coloro che compiono tali fatti.
Si tratta di una strategia a lungo termine per associare i detrattori del premier e della sua politica ad personam al gesto violento dello squilibrato aggressore.
Politica d'odio causata dall'opposizione e dai giornali sostengono i mastini, pardon, i lecchini del premier. Analizziamo meglio le teorie di questi curiosi individui dalle capacità logiche variabili.
Questi signori sostengono che la continua esposizione delle porcate del loro padrone sia alla base di un clima d'odio diffuso su scala nazionale.
Non sfiora questi "professionisti" l'idea che il costante insulto diffuso dal premier e dai suoi alleati verso varie categorie (magistrati, immigrati, impiegati pubblici, giornalisti e manifestanti vari) possa essere vagamente più associabile alla tensione che attraversa l'Italia, rispetto a quanto possa fare l'opposizione. Questo voler cercare la ragione (leggi: capro espiatorio) dell'odio verso il premier in terze parti, quando sussistono sufficienti (seppur non condivisibili) motivazioni dirette, è perlomeno ridicolo e sicuramente ignobile.
Quindi preparatevi tutti voi dell'opposizione ufficiale e non: da oggi in avanti sarete bollati come violenti, mandanti, sobillatori e terroristi.

Come? Non cambia molto rispetto a prima? Forse avete ragione, tuttavia continuo a sorpredermi di quanto in basso si possa cadere quando non si è capaci di elevarsi difronte ad una situazione inaspettata.

A presto con altri aggiornamenti

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